Per la regina Elisabetta «la Corona prima di tutto» (parenti compresi)

regina Elisabetta

Quando c’è in ballo la sopravvivenza della monarchia, Elisabetta II non guarda in faccia a nessuno. Nemmeno ai parenti più stretti. Perché lei, prima che una madre e una nonna, è un Capo di Stato. E questo, da quando quasi settant’anni fa è salita sul trono, non lo ha mai dimenticato.

L’ultimo esempio ce lo ha dato col terzogenito Andrea di York. Quando s’è saputo che il principe coinvolto nello scandalo del miliardario pedofilo Jeffrey Epstein sarà processato in America con l’accusa di aver abusato di una donna, Virginia Giuffre, quando era minorenne, la sovrana ha reagito come uno schiacciasassi. Ha privato Andrea del titolo di Altezza reale, dei patronati e degli onori militari. Andrea è il figlio della regina ma dovrà difendersi da privato cittadino. La Corona rischia d’essere trascinata in uno scandalo planetario, non c’è spazio per i sentimenti.

Sua Maestà non fu più tenera, tanti anni fa, con la ribelle sorella Margaret, nota collezionista di amori proibiti. Nel 1955 la principessa finì sulle pagine di tutti i tabloid perché voleva sposare il colonnello Peter Townsend, divorziato e sedici anni più grande di lei. Il matrimonio era impossibile visto che la Chiesa Anglicana non accettava il divorzio. Dopo mesi di braccio di ferro in famiglia, Elisabetta mise la sorella di fronte a un aut aut: o l’uomo che le aveva fatto perdere la testa, o gli agi di una vita da altezza reale. Il 31 ottobre, facendo riferimento alla fede e agli obblighi verso la Nazione, Margaret annunciò la separazione da Peter Townsend. Tra lei e la sorella, però, l’incanto si era rotto.

Elisabetta mostrò il suo lato più decisionista anche con lady Diana. Quando la principessa nel 1995 concesse la «famigerata» intervista alla Bbc in cui fece tremare la Corona raccontando davanti a milioni di spettatori tutti i suoi tormenti – il «matrimonio a tre» con Carlo (causa Camilla), i tradimenti con il capitano dell’esercito James Hewitt, e poi la bulimia, la depressione post-parto, le tentazioni masochiste – The Queen ordinò al figlio di divorziare, fece fuori dalla famiglia reale Diana staccandole un assegno da 17 milioni di sterline per la buona uscita e le tolse anche il rango di Altezza Reale. Stessa sorte toccò a Sarah Ferguson dopo il divorzio da Andrea: la duchessa, per anni bandita da corte, il titolo di Altezza Reale lo aveva avuto per matrimonio. Di conseguenza, una volta finita l’unione, lo aveva perso.

Nemmeno Harry, un tempo nipote prediletto di Elisabetta, è sfuggito al pugno duro della sovrana. Dopo la Megxit il principe è stato privato del titolo di Altezza reale (anche se continua a usarlo), di tutti i suoi patronati e degli amatissimi titoli militari. E ora pare che The Queen, esasperata dall’intervista shock in cui i Sussex hanno accusato la royal family persino di razzismo, e preoccupata per le memorie-bomba che il nipote sta per dare alle stampe, sarebbe pronta a passare al contrattacco: «Elisabetta non è disposta a tollerare ulteriori attacchi alla royal family», come ha fatto sapere una fonte reale al Sun. Tanto che «è in cerca di un super avvocato esperto in diffamazione». Quando c’è in ballo la sopravvivenza della monarchia, la sovrana non guarda in faccia a nessuno. Nemmeno ai parenti.

Per la regina Elisabetta «la Corona prima di tutto» (parenti compresi)ultima modifica: 2022-01-17T14:56:31+01:00da maross8