Parla Samanta Togni: “I 40 anni, la maternità da giovane, il colpo di fulmine con il mio secondo marito… vi racconto tutto”

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Samanta Togni, insegnante storica a Ballando con le stelle e ora conduttrice televisiva, festeggia i suoi primi 40 anni in esclusiva con il settimanale Oggi. E si racconta senza freni: dal figlio avuto a vent’anni dal primo matrimonio, al colpo di fulmine in treno con il chirurgo plastico Mario Russo, sposato dopo pochi mesi nel febbraio 2020, alla carriera.

Dicono che i 40 siano l’età migliore per una donna. Che effetto le fa? «Strano, non me ne rendo ancora conto. Ma è la stagione della consapevolezza, quella della grande maturità. Senz’altro posso dire di sentirmi molto più felice ora che a 20 anni, nonostante avessi già messo al mondo il grande amore della mia vita: mio figlio Edoardo (nato nel 2001 dall’unione con il primo marito Mirko Trappetti, ndr). È stata una scelta di cui mai mi sono pentita».

Cosa significa avere un figlio da così giovane? «Ci vuole coraggio. Ogni tanto Edoardo dice: “Mamma, ti ricordi quando eravamo piccoli?”. Sì, perché si finisce per parlare un po’ la stessa lingua e il rapporto si consolida crescendo insieme, anche con un pizzico d’incoscienza. La cosa di cui vado più fiera è aver portato avanti il mio lavoro, il ballo, pur tenendo mio figlio. Facevo i salti mortali, Roma-Terni, la mia città, Terni-Roma e ho rinunciato a tanti lavori per lui. Ma l’ho vissuta come una scelta naturale, nessun rimpianto. E poi guardi, mio figlio mi ha salvata».

In che senso, Samanta? «Ho vissuto prima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti, avevo 16-17 anni e studiavo danza. Ho sofferto di problemi alimentari e certo la lontananza da casa non mi aiutava. Quando sono rientrata, ho affrontato la difficoltà con i miei genitori. Ma la cosa che veramente mi ha risolto è stato rimanere incinta. Da quel momento le priorità sono cambiate, ho sentito la forte responsabilità verso un essere che stava per venire al mondo e ho trovato la chiave».
La prima volta, lei si è sposata presto. «A 23 anni, ero già mamma. Mio marito, anche dopo la separazione, è sempre stato collaborativo. Ecco, forse con il bagaglio di esperienza che ho adesso e l’età di allora, ci penserei di più prima di sposarmi. Ma si deve andare avanti con tutto quello che si è fatto prima. E se non avessi incontrato il mio ex marito, probabilmente oggi non avrei la gioia di mio figlio».

Festeggia i 40 e un anno di matrimonio, il 15 febbraio scorso, con Mario Russo. Insieme avete bruciato le tappe. «Un uomo che mi ha stravolto la vita. Quel colpo di fulmine che mai pensavo potesse accadere e invece… su un treno Napoli-Roma, parlando per quell’ora e dieci minuti che dura il tragitto, mi è sembrato di conoscerlo da sempre…».

Ha preso una tranvata, come si dice a Roma. «In pieno. Probabilmente avevo un bagaglio di esperienza che mi ha permesso di riconoscere al volo il compagno della vita, il “per sempre” sentimentale. Anche se all’inizio lo guardavo con un certo scetticismo. In fondo mi sentivo soddisfatta di me. Ero una mamma con un figlio meraviglioso, un lavoro che mi ha sempre appassionato, insomma non potevo certo lamentarmi. L’amore l’avevo messo in stand by. “Forse l’hai sempre sopravvalutato”, mi dicevo. Finché ho conosciuto mio marito e mi sono resa conto che era la persona giusta. Il matrimonio è stato un volersi assumere le proprie responsabilità anche nei confronti dei figli: lui ne ha 3, io uno».
E non le è venuta voglia di un figlio tutto vostro? «No. Ne abbiamo già quattro in tutto, siamo una famiglia stile Cesaroni. Va bene così».

Dopo il matrimonio dello scorso anno, avete cominciato a convivere in pieno lockdown. «Sì, condividendo tutto. E poteva essere molto rischioso, considerato che tante coppie in quel periodo sono saltate. Invece, nel nostro caso, condividere tutto ha confermato quella forte emozione, quel sentimento che ci ha presi all’inizio. Ma le garantisco che ci vuole coraggio, alla mia età, a credere in un’altra possibilità».

Lei ha avuto storie sentimentali da rotocalco, per esempio con Stefano Bettarini e l’ex calciatore Christian Panucci. Cos’ha imparato in amore? «Dalle esperienze che non hanno funzionato ho imparato a non accontentarmi. Quando un rapporto non va, nonostante l’impegno, bisogna avere l’onestà di dire basta. Anche in questo, non mi è mancato il coraggio di troncare relazioni nei quali non mi rispecchiavo più».

Dopo 14 anni come insegnante a Ballando con le stelle, lei festeggia questo traguardo da conduttrice di Domani è domenica su Rai 2 ed è in video anche con I fatti vostri. In quale veste si trova meglio? «C’è un momento per tutto. Devo tanto al ballo, in termini di impegno e di soddisfazioni, ma poi arriva l’ora di dire basta. Io ho cercato di farlo un momento prima che arrivasse il limite. Milly (Carlucci, ndr) ha compreso le mie ragioni e mi ha fatto un caloroso in bocca al lupo. Io quest’anno ho guardato tutta la trasmissione da casa, felice, senza rimpianti».

Suo marito è chirurgo estetico. Le ha fatto venire qualche tentazione di restyling? «Essendo una ballerina, ho un rapporto con il mio corpo sempre molto critico. E mi guardo allo specchio per trovare gli eventuali difetti. Ma con gli anni che passano coltivo un rapporto pacifico, non ho l’ansia della ruga. Certo, mi piacerebbe invecchiare nel miglior modo possibile e quindi mi sottopongo a qualche trattamento. Ancora reggo botta e non ci voglio pensare, ma se dovessi rifarmi mi fiderei ciecamente di mio marito. Con il buon senso che guida anche il suo lavoro di chirurgo: niente eccessi, solo interventi migliorativi».

Cosa si augura per i prossimi 40 anni, Samanta? «Che questa mia esperienza di conduzione televisiva possa essere l’inizio di un percorso da affrontare con disciplina e determinazione. E che presto possiamo tornare a una parvenza di normalità: a me manca moltissimo».

Ce l’ha un motto con cui affronta la vita? «Un motto no, un atteggiamento sì. Alle ballerine insegnano di stare sempre con la testa alta e la schiena dritta. Ecco, così bisogna comportarsi. Andare sempre a testa alta e non fare mai nulla di cui ci si possa vergognare».

Parla Samanta Togni: “I 40 anni, la maternità da giovane, il colpo di fulmine con il mio secondo marito… vi racconto tutto”ultima modifica: 2021-04-30T17:59:13+02:00da maross8