Parla don Riccardo Ceccobelli, il parroco che lascia la tonaca per amore della 26enne Laura: “È stato un segno di Dio”

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Il sacerdote ha già chiesto la dispensa dall’obbligo del celibato e la dimissione allo stato laicale al vescovo. Lo ha annunciato ai parrocchiani dal pulpito. E in questa intervista sostiene che è stato il Padre eterno a volerlo.

Don Riccardo Ceccobelli, parroco 42enne della chiesa di San Felice di Massa Martana, lascia la tonaca per amore. L’annuncio choc lo ha fatto al termine della consueta messa, celebrata accanto al vescovo Gualtiero Sigismondi, della diocesi di Orvieto-Todi.

A lui ha già presentato la grazia della dispensa dall’obbligo del celibato e la dimissione allo stato laicale: “Appena si è saputa la notizia, mi ha chiamato una mia amica. Mi ha detto: Ma che hai fatto? Ti sei rincoglionito per una donna, hai proprio scapocciato”.

L’ormai ex sacerdote si confida con il Corriere della Sera. Ricorda perfettamente il momento in cui ha deciso di raccontare tutto ai parrocchiani: “Mi è venuta in mente la storia che imparai da piccolo al catechismo: la pianta che viene spostata, un giorno fruttificherà altrove. Ecco, io ora mi sento come quella pianta d’ ulivo. Mi sto spostando. Per me è stato un segno di Dio”.

Sa che sarà oggetto del giudizio dei fedeli “ma io dovevo farlo questo salto nel buio, perché è vero che ho smesso di fare il prete ma non di essere prete, che questo sia chiaro. E non potevo continuare perciò a tenermi questa cosa dentro di me. Lo dovevo a Dio, al mio vescovo, ai miei parrocchiani. Una questione di onestà, di libertà, di trasparenza”.

Lei si chiama Laura, ha 26 anni, fa l’infermiera e la catechista. È la donna per cui ha perso la testa: “Ci conosciamo da quattro anni, perché io da sei sono, ero, il parroco di Massa Martana e ci siamo incontrati in parrocchia. Ma è da settembre scorso che è cambiato per sempre qualcosa dentro di me. Ho cominciato a percepire dentro un’emozione, io però all’inizio ho fatto di tutto per tenere sotto controllo la situazione, ve lo giuro, ho sperato che trovasse un fidanzato, ma ogni giorno che passava stavo sempre più male. Una sera ho provato forte il bisogno di chiamarla al telefono. Non riuscivo a dormire senza sentire la sua voce. Quando lei mi ha risposto, io le ho detto: “Pronto? Ciao, sono io”. E subito dopo ho avvertito un benessere, una grande pace dentro di me. E mi sono addormentato. A gennaio ho presentato le dimissioni al vescovo”.

Riccardo dice di volere restare nella chiesa e di non voler dare scandalo: “Quattro anni fa, eravamo in nove sul pulmino della parrocchia sulla strada da Orvieto a Todi, un nostro amico aveva messo un cd di un rock metallico tremendo, allora io mettevo il dito sul volume per abbassarlo e lei lo rialzava, io abbassavo e lei rialzava, finché non mi ha rotto il dito. All’ ospedale mi hanno dovuto mettere tre chiodi. Così di recente, stavamo parlando delle nostre eventuali nozze future, io un po’ per scherzare le ho detto: “Che bisogno c’ è di sposarsi, io la fede la porto già incastrata nel dito da quattro anni””.

Ma non sono ancora fidanzati. Laura spiega al quotidiano di via Solferino: “Stiamo aspettando la dispensa dall’ obbligo del celibato”. E lui: “Io non sono ancora mai andato a cena dai suoi genitori e già mi tremano i polsi solo al pensiero”. È talmente preso dalle emozioni che ha un occhio bendato, infiammatosi per via delle lacrime versate: “Sì il tanto pianto, a causa delle lenti a contatto, mi ha fatto venire un’ infiammazione. Il mio oculista s’è spaventato, gli ho dovuto dire il perché”.
Ora chiede al Papa di pregare per lui. E giura di non temere pettegolezzi perché “niente mi spaventa con l’aiuto di Dio. Mi chiamano gli amici, i parenti, magari lo dicono con mille attenzioni, ma vogliono tutti capire se in questa storia c’è anche il sesso. E non sanno invece che io e lei non siamo ancora mai usciti una volta da fidanzati, mano nella mano”. I genitori Carlo e Mirella, il fratello Alberto e la sorella Carla gli sono vicino. E anche il sindaco ha usato per lui parole di comprensione. Non sa cosa gli riservi il futuro, magari il matrimonio, magari dei figli: “Sì se Dio vuole, ma io che ne so, potrebbe finire tutto anche tra una settimana. Da ragazzino ho avuto nove fidanzate ma da più di vent’ anni non ho una storia. Lei poi è una donna forte: quante volte mi ha detto “se vuoi mi allontano, fai la tua scelta”. E io adesso l’ho fatta. E mi sento libero”.

Parla don Riccardo Ceccobelli, il parroco che lascia la tonaca per amore della 26enne Laura: “È stato un segno di Dio”ultima modifica: 2021-04-15T14:16:35+02:00da maross8