Morto John Alexander Crowe, papà di Russell Crowe

L’attore, impegnato sul set di «Thor: Love and Thunder», ha annunciato via Twitter la scomparsa del padre, «il mio caro, carissimo vecchio, il più gentile tra gli uomini», ha scritto online

«Ho fatto ritorno ai boschi, la scorsa notte. Oggi, nonostante il sole sia alto nel cielo e la pioggia torrenziale abbia smesso di scorrere, porta con sé una data che sarà sempre puntellata di tristezza. Il mio caro, carissimo vecchio, il mio splendido papà, il più gentile tra gli uomini è morto».

Russell Crowe ha annunciato così, con parole ricercate, la scomparsa del padre, passato a miglior vita giovedì sera, nella sua casa di Coffs Harbour. «Sto postando tutto questo, perché so che ci sono migliaia di persone nel mondo cui ha saputo toccare il cuore, cui ha stuzzicato il fianco con i suoi occhi furbi, con la sua eterna sfacciataggine», ha continuato l’attore, scegliendo i social quale mezzo per diffondere la notizia.

«Credo che, con tutta probabilità, sia il metodo più efficiente per far sapere a tutti quanto successo», ha spiegato, raccontando di un uomo, John Alexander, cui negli anni ha dedicato tutto.

Russell Crowe non ha mai fatto mistero dell’immenso debito di riconoscenza che sentiva di avere nei confronti del padre, morto a ottantacinque anni per cause che non sono state rivelate. Nonostante gli scarsi mezzi a disposizione, John Alexander Crowe non ha fatto mancare nulla al figlio. Non ha mai alzato la voce, non finché gli si è seduto accanto al posto del passeggero, per insegnargli a guidare. L’intera carriera di Crowe è cominciata per merito del padre, che dalla Nuova Zelanda si è trasferito in Australia per lavorare come ristoratore sui set cinematografici, consentendo al suo bambino di avere stimoli e sostegno.