L’unicità di Drusilla Foer e i 7 look con cui ha stregato l’Ariston

Sanremo-2022

Arriva Drusilla Foer ad illuminare la terza serata di Sanremo 2022. Con signorilità e quasi in punta di piedi, la nobildonna toscana si mostra al pubblico italiano in tutta la sua, è il caso di dirlo, “unicità”.

L’eleganza degli outfit, la signorilità dei movimenti, la ricchezza verbale e una presenza scenica indiscussa sono le caratteristiche del personaggio. Il conduttore le dà del lei e lei lo chiama “coso”, fingendo di non ricordarsi il nome.
Il copione è semplice: con fare civettuolo e un po’ snob, Drusilla Foer arriva sul palco dell’Ariston pensando di cantare, si accontenta a malincuore di affiancare Amadeus nella conduzione e chiude il Festival con una performance scoppiettante con canzone finale. Un personaggio costruito nei dettagli, partendo dal look, ma puntando ai contenuti.

Sono sette i cambi d’abito che Drusilla Foer ha alternato sul palco: non i marchi d’Alta Moda, cui ha educatamente detto di no (Armani e Valentino), ma due piccole realtà sartoriali italiane. Le scarpe della Foer sono di Daniele Ancarani. Un modo per valorizzare l’unicità delle imprese artigianali.

Non solo. Come anticipato, la Foer ha persino indossato un pomposo vestito color porpora già in suo possesso, che si trova facilmente tra i post del suo profilo Instagram. Una scelta anticonformista all’insegno della sostenibilità.

Due abiti sartoriali con gonna ampia (il nero con la coda e quello porpora), un completo pantaloni con fiori gialli, un vestito rosa abbinato ad accessori rossi, un pigiama di seta bianco, uno smoking nero per lo show finale e persino un vestito da Zorro: “Mi sono travestita”, ha scherzato giocando sulle aspettative del pubblico.

Fanno parte del guardaroba di Drusilla Foer anche guanti lunghi, borsette in pelle, cappotti foderati, in pieno stile “noblesse oblige”.
E poi, marchio di fabbrica, la riconoscibilissima chioma bianca vaporosa e quel vezzo di scostarsi i boccoli all’indietro.

“Se fossi com’ero non sentiremmo altro che la guerra”, è l’ultima frase di Drusilla Foer e il suo testamento all’Ariston. Chi si aspettava la trasgressione è rimasto deluso. Accettare la propria e l’altrui unicità è il messaggio, “anche solo per essere certi che le nostre convinzioni non siano solo delle convenzioni”. La rivoluzione gentile Drusilla la propone cantando: per il palco di Sanremo, una lezione preziosa.

L’unicità di Drusilla Foer e i 7 look con cui ha stregato l’Aristonultima modifica: 2022-02-04T18:00:34+01:00da maross8