John Travolta si apre sul suo «viaggio nel dolore» dopo la morte di Kelly Preston

John Travolta

Dopo la scomparsa dell’amata moglie, l’attore ha imparato che per aiutare una persona in lutto «bisogna lasciarle vivere il suo personalissimo viaggio nel dolore, senza complicarlo». Perché lui si è sentito «così saturo della tristezza di tutti» da non riuscire a lavorare sulla sua perdita.

Solo la morte poteva separare John Travolta da Kelly Preston. Il loro è stato un amore bello, da film. A cui il destino ha posto fine dopo ventotto anni di matrimonio nel luglio 2020, quando Kelly è stata uccisa a 57 anni da un tumore al seno. Per John la perdita dell’amata moglie da cui ha avuto tre figli – Ella, 21 anni, Benjamin, 10 e Jett, morto nel 2009 a 16 anni – è stato un colpo durissimo.

Di cui ora parla a cuore aperto in un’intervista molto intima concessa a Esquire Spain. «Ho imparato che piangere qualcuno, affrontare il dolore, è qualcosa di molto personale», ha detto l’attore sessantasettenne. «Il lutto è individuale, l’unica cosa che può aiutarti a guarire è vivere il tuo personalissimo viaggio. Il tuo dolore è diverso dal viaggio di un’altra persona».

Secondo Travolta, «la cosa più importante che puoi fare per aiutare un’altra persona in lutto è permetterle di viverlo e non complicarlo con il tuo»: «Immagina di aver perso qualcuno. Al funerale sei molto triste, però ti si avvicina un’altra persona che si sente più triste di te e non ti lascia abbastanza spazio per piangere. Sareste come due barche che precipitano sul fondo. Ecco, questa è stata la mia esperienza».

Certo, in momenti tanto dolorosi «è bello» non essere lasciati soli: «Ma a volte va a finire che sei tu ad aiutare gli altri, invece di lavorare sulla tua perdita e sul tuo dolore». Tantissime persone si sono strette attorno a John quando Kelly è morta. E lui si è sentito «così saturo della tristezza di tutti da non sapere cosa fare». Dopo la sua esperienza, l’attore ha capito che la prima cosa da fare quando si vive un lutto «è andare in un posto dove poter piangere senza alcuna interferenza».

Travolta ha vissuto il suo strazio senza mai dimenticare che la priorità erano i figli, Ella e Benjamin. L’attore ha fatto di tutto per sostenerli.Nell’agosto 2020, un mese dopo la morte di Kelly Preston, ha commosso il mondo un video postato sul profilo Instagram di John: lui e la secondogenita che ballavano «in onore della mamma. Una delle cose preferite di Kelly, ballare con me».

Poi lo scorso febbraio l’attore, protagonista di uno degli spot più apprezzati del «Super Bowl», si è trovato a ricreare l’iconica coreografia di Grease. Ma stavolta al suo fianco, al posto di Olivia Newton-John, c’era Ella: «È stato un momento magico», ha confessato Travolta a Esquire Spain. «Perché non c’è nessun altro al mondo con cui vorrei ballare oltre a Ella e perché mi ha permesso di presentare al mondo il talento e la bellezza di mia figlia. È stato un bellissimo tributo per sua madre».

John Travolta si apre sul suo «viaggio nel dolore» dopo la morte di Kelly Prestonultima modifica: 2021-04-22T16:01:12+02:00da maross8