Camilla regina consorte: una “mossa politica”, le reazioni di William e Harry

camilla harry william

Camilla sarà regina consorte del re Carlo d’Inghilterra: parola, anzi, “auspicio” di Elisabetta II che ha espresso un desiderio di tale portata soffiando sulle candeline della torta commemorativa i 70 anni di regno.

Così sia, allora. O meglio, così avverrà quando i tempi lo decideranno, sempre vigente quel “God save the queen” inneggiante alla lunga vita della sovrana. Intanto, però, si cominci a metabolizzare l’idea che insieme alla successione del principe Carlo alla madre, la duchessa di Cornovaglia – nata Shand, coniugata Mountbatten-Windsor e già conosciuta come Parker Bowles – assumerà il ruolo più prestigioso di tutti, fino ad ora remota possibilità alla luce di un passato non proprio cristallino per gli standard della rigida monarchia inglese.

Rovinafamiglie e astuta calcolatrice per i detrattori; innamorata e resiliente per gli estimatori della propensione alla pazienza premiante chi sa aspettare, la figura di Camilla ha sempre diviso l’opinione pubblica per ciò che ha rappresentato nella vita dell’erede al trono e, dunque, nella famiglia reale inglese. Influenza che deriva anche da come la sua presenza abbia indirettamente inciso nelle esistenze di William e Harry, per sempre segnati dalla scomparsa di mamma Diana che proprio a lei fece riferimento quando parlò di un matrimonio “un po’ troppo affollato” nell’intervista rivelatrice di costanti tradimenti coniugali.

Da allora, tuttavia, sono passati 27 anni, 17 da quando Camilla e Carlo si sono uniti in matrimonio, e adesso i tempi sembrano maturi per una dichiarazione che va ben oltre la mera accettazione di una nuora un tantino “complicata” da parte della rigorosissima suocera. Perché dietro al volere della regina così schiettamente dichiarato si intravede già l’embrione della monarchia che sarà dopo di lei, con un futuro da proteggere e, come tale, da delineare in un presente che è già storia.

Il valore politico della dichiarazione
La portata della dichiarazione di Elisabetta ci viene spiegata da Gilda Faleri, royal watcher italiana che sin da piccola coltiva una grande passione per le famiglie reali di cui racconta nel sito The Queeg. “Quella di Elisabetta II è una dichiarazione molto politica e poco sentimentale che spiana la strada al figlio quale futuro monarca in un momento storico delicato, dal punto di vista personale e non solo. È reduce dal lutto del marito, il principe Filippo; il figlio Andrea è indagato nel caso Epstein; il nipote Harry si è allontanato dalla famiglia ed è autore di un’autobiografia che potrebbe ancora scuotere la Corona… La regina è consapevole di essere il membro più amato della famiglia reale e dichiarare di volere Camilla regina consorte fa sì che l’opinione pubblica la accolga in modo diverso quando sarà il momento”.

Quanto Elisabetta II sia capace di influenzare l’opinione pubblica si scorge nei numeri di un sondaggio indetto all’indomani della dichiarazione di incoronare Camilla regina consorte: il 55% dei britannici si dice contento e pronto a sostenerla, solo il 28% è contrario, soglia di tanto inferiore a quel 73% che all’epoca del matrimonio con Carlo, nel 2005, proprio non la accettava. Allo stesso modo, però – precisa Faleri – pure le decisioni di sua maestà sono condizionate dal senso comune, preso in considerazione in un disegno di modernizzazione della monarchia iniziata da tempo: “Esempio lampante è stato la morte di Diana: all’inizio restò ferma nella sua posizione apparendo anche molto fredda e distaccata, poi capì che il popolo aveva bisogno di altro. Non è un caso che spesso parli di se stessa come dicendosi “al servizio del suo popolo”.

Camilla e il ricordo di Diana
Il 31 agosto ricorreranno 25 anni dalla scomparsa di Lady Diana, figura che resterà per sempre nella memoria di chi oggi si trova a dover immaginare Camilla accanto al futuro re Carlo quando sarà incoronato. Come si fa a conciliare il ricordo di una con la presenza dell’altra? “Non si può”, osserva Faleri: “Diana resta la donna tradita, Camilla quella che è stata il cosiddetto terzo incomodo. Ma il tempo in questo gioca un ruolo importante e si sta vedendo. Immaginiamo se una dichiarazione come questa, Camilla regina consorte, fosse stata fatta nel 2005: probabilmente sarebbe caduta la monarchia. Ma adesso Camilla è entrata pienamente nel suo ruolo, ha mostrato una personalità forte, ben diversa da quella di Diana ma comunque molto decisa. E poi non fa ombra al marito come invece capitava con Diana che era protagonista della sua vita, suo malgrado”.

Le reazioni di William e Harry
E William e Harry? Come hanno accolto la decisione dell’amata nonna rispetto alla volontà di considerare Camilla regina consorte accanto al padre? Nessun commento diretto è arrivato da parte dei figli di Carlo, ma l’osservatrice delle dinamiche reali invita a notare come le reazioni vadano sempre lette tra le righe quando si tratta di reali inglesi. “Harry non ha commentato chiaramente la dichiarazione della nonna, ma in occasione della settimana nazionale del test dell’HIV, ha parlato dell’impegno della madre sul tema assicurando che continuerà a portare avanti il suo lavoro. Da questo si capisce da che parte sta” racconta Faleri: “William, al contrario, non può avere le libertà di Harry perché sarà re dopo il padre. Lui ha accettato il volere della regina e basta. Credo comunque che con il tempo entrambi abbiano accettato Camilla nella misura in cui hanno riconosciuto il padre più sereno grazie a lei. Improbabile, comunque, che Camilla possa mai diventare per loro un punto di riferimento, considerando il dolore di mamma Diana”.

Il “segreto” di Camilla
Ma quali sono le doti di Camilla che le sono valse il totale riconoscimento, umano prima e ora anche istituzionale, da parte della regina Elisabetta? “La perseveranza” nota ancora Faleri, “che è un po’ la dote che l’accomuna anche a Kate, la moglie di William. Negli anni Novanta nessuno avrebbe mai scommesso nulla sul fatto che la famiglia reale inglese avrebbe dato il consenso al matrimonio con Carlo. La regina madre non l’avrebbe mai permesso. E infatti, Carlo e Camilla si sono sposati nel 2005, tre anni dopo la sua morte. Lei però è sempre stata presente e lui molto devoto”.

Determinanti anche le qualità caratteriali di Camilla che, sin dal primo incontro con Carlo, nel 1970, le hanno consentito di approcciarsi a lui come mai nessuno prima di lei. “Lei lo ha sempre trattato come un uomo, senza mai investirlo dell’importanza del futuro re” è la considerazione della royal watcher: “Camilla ha avuto una infanzia molto felice e ciò l’ha resa una donna molto equilibrata, direi quasi materna. Gli ha donato la serenità, la sicurezza, l’amore che a Carlo, in famiglia, sono sempre mancati. È stata sempre molto autentica. E va anche sottolineato come, nonostante negli anni abbia subito qualsiasi tipo di attacco anche per l’aspetto fisico, ha sempre continuato ad essere se stessa mostrando una sicurezza che per Carlo è stata spiazzante”.

“La dichiarazione di Elisabetta su Camilla futura regina consorte evidenzia almeno tre punti”, conclude Faleri: “Innanzitutto che non abdicherà: lunga o corta, la sua vita sarà sul trono; poi che dopo di lei ci sarà Carlo, e non William come qualcuno continua ad ipotizzare in modo errato, dal momento che non lo prevede la legge. E, infine, che al suo fianco ci sarà Camilla, già insignita del titolo di Dame dell’Ordine della Giarrettiera, la più alta onorificenza britannica, per ‘i servigi offerti alla sovrana’. In questo modo, inoltre, ha anche dimostrato di voler supportare il figlio nella costruzione di un rapporto di coppia che sia forte come quello suo con il compianto Filippo, verso cui la devozione è stata massimo fino all’ultimo giorno”. Il futuro è già oggi, allora. Ma, intanto, ancora, God save te queen.

Camilla regina consorte: una “mossa politica”, le reazioni di William e Harryultima modifica: 2022-02-15T06:00:49+01:00da maross8