Ilaria D’Amico e le pesanti avances in tv: “Mi chiamò nella sua stanza, iniziò a farmi massaggi”

Ilaria D'Amico

Non solo nel mondo del cinema, come ha svelato ormai già da qualche anno il movimento #Metoo, ma anche in tv e in tanti altri ambienti lavorativi molestie e avances sono state – e purtroppo lo sono ancora – pane quotidiano per molte donne. Ilaria D’Amico ne ha parlato ai microfoni dei Lunatici, su Rai Radio 2, dove ha svelato un episodio avvenuto i primi tempi in cui lavorava.

La giornalista ha rivelato di aver ricevuto, quando era giovanissima, proposte di un certo tipo, raccontandone una in particolare: “Una volta mi sono ritrovata in una situazione molto imbarazzante. Già lavoravo, erano i primi anni. Mi chiamò nella sua stanza il direttore e lo trovai con della musica romantica in stanza, poi iniziammo a parlare e lui iniziò a farmi dei massaggi sul collo. Era un segnale inequivocabile. Era il direttore di un luogo in cui lavoravo, ma ne sono uscita, ho bloccato la situazione e ne sono uscita”.

Secondo Ilaria D’Amico parlare apertamente di certe cose è fondamentale “per dare strumenti a tutte le giovani ragazze e per spaventare chi trovandosi in certi posti di potere per buonsenso, civiltà e dignità dovrebbe evitare certi comportamenti e invece non lo fa”. Io quella volta sono riuscita ad uscirne in modo diplomatico – ha proseguitp – E poi i rapporti sono continuati in maniera civile. Però è una sensazione molto molto spiacevole, che non dimentico. Mia madre mi ha sempre insegnato a farmi rispettare, rispettando prima di tutto me stessa”.

Ilaria D’Amico ha parlato anche di parità di genere: “Ci sono stati passi in avanti. Le quote rosa? Le trovo orribili ma necessarie. Se l’ha fatto la Svezia figuriamoci se non possiamo farlo noi. Sono cose necessarie per scardinare un mondo che è stato governato dall’idea che siano i maschi a scegliere – ha spiegato – E’ importante far entrare le donne nei centri di potere. Non sono belle le quote rose, preferirei una selezione spontanea, ma siccome sono certa del valore delle donne, sono sicura che tanto il merito quando vai a scegliere una donna nove volte su dieci non è sprecato”. Altro pregiudizio la bellezza nel lavoro: “E’ sempre un buon biglietto da visita – ha ammesso – E’ ipocrita chi dice che se si è belli si fatica di più. Si fatica di più se tu non gli dai un’inquadratura di un altro tipo. Se punti tutto sull’avvenenza le caselle che si aprono sono quasi sempre quelle. Invece imporre l’idea che dietro un bell’aspetto fisico ci possa anche la testa o la personalità è un lavoro che devi fare, costante”.

Legata a Gianluigi Buffon da 7 anni, dal quale ha avuto il figlio Leopoldo, Ilaria D’Amico deve ancora condividerlo con i suoi impegni calcistici: “Sono consapevole che mi dice delle stupidaggini ogni anno. Arriva a un certo punto e mi dice che smetterà, mi promette che ci faremo una estate incredibile, che faremo un viaggio alla scoperta dell’Italia che si conosce di meno. Ogni volta poi arriviamo a maggio che ha già preso altre decisioni. Lui è una fucina di talento e motivazioni – ha concluso la giornalista – è un trascinatore vero, di se stesso e dei suoi compagni. E’ un generoso, si sporca le mani nello spogliatoio, ha una parte umana meravigliosa”.

Ilaria D’Amico e le pesanti avances in tv: “Mi chiamò nella sua stanza, iniziò a farmi massaggi”ultima modifica: 2021-10-27T08:30:45+02:00da maross8