Ivan Cattaneo: «In manicomio a 13 anni perché gay»

Ivan Cattaneo

Ivan Cattaneo, artista, cantautore e pittore italiano bergmasco, noto per canzoni come “Una zebra a pois” e soprattutto come concorrente in vari reality show, è stato ospite a Oggi è un altro giorno, la trasmissione televisiva condotta da Serena Bortone. L’artista, tra le altre cose, ha ricordato i traumi vissuti durante l’infanzia e l’adolescenza. Fu ricoverato in manicomio a soli 13 anni perché gay e non ha mai dimenticato gli odori che respirava nell’ospedale psichiatrico.

«Non c’erano dei modelli a fine anni Cinquanta. Ho detto a mia madre che volevo diventare una donna e mi ha portato dal medico. Da lì mi hanno portato in manicomio».

«La dottoressa – spiega – mi chiese perché volevo diventare donna e non stilista o parrucchiera, era avanti. Continuavano a darmi psicofarmaci e cose. Una volta mi hanno portato in una sala con elettrodi e mi hanno fatto male, non so cosa fosse ma era terribile…  La prima volta che ho scoperto di avere dei desideri diversi, pensavo di essere l’unico al mondo. Il manicomio è stato allucinante».

«Il ricordo più brutto del manicomio erano gli odori di urina, di sudore… Non ce l’ho con mia madre perché da donna di paese mi ha affidato al medico della mutua e non sapeva dove mi avrebbero portato», le parole di Cattaneo nel programma condotto da Serena Bortone. Il cantante, classe 1953, non ha mai nascosto la sua omosessualità: «A 13 anni mi ero innamorato di un ragazzo, ma all’epoca avevo letto sui giornali che questi omosessuali, definiti “mostri”, per innamorarsi e curare la loro imperfezione, dovevano diventare donne», ha raccontato in più occasioni.

Ivan Cattaneo: «In manicomio a 13 anni perché gay»ultima modifica: 2021-12-04T08:00:57+01:00da maross8