Riunione di famiglia in casa Facchinetti, Roby: “Quel pugno poteva uccidere mio figlio”

facchinetti

L’aggressione raccontata da Francesco Facchinetti, vittima della furia del campione di Mma Conor McGregor che gli ha sferrato un pugno provocandogli un trauma cranico e una distorsione alla rachide cervicale, tiene banco tra le cronache social del momento.

Dopo le testimonianze della moglie Wilma Faissol, il supporto della ex compagna Alessia Marcuzzi e gli innumerevoli messaggi di sostegno degli utenti, a commentare l’amara vicenda è stato papà Roby che a Instagram ha affidato una lunga riflessione, da padre ma anche da cittadino segnato dalla notizia di un gesto che avrebbe potuto avere tragiche conseguenze.

“Quel pugno poteva uccidere mio figlio Francesco”, ha esordito nel post: “Avrete tutti saputo dell’incresciosa vicenda che ha visto mio figlio Francesco subire l’immotivata violenza di Conor McGregor. Sinora ho preferito tacere, in merito; e certo non oso fare prediche. Però, anche e soprattutto da padre, sento il dovere di condividere con voi un ragionamento che credo necessario, e che anche pugili professionisti hanno già esposto ai media”.

“Una persona che fa, di professione, il lottatore, possiede inevitabilmente una forza notevole, e sa come adoperarla per ottenere il massimo nei combattimenti”, ha proseguito: “Ciò comporta, però, che tale persona debba anche rendersi conto delle responsabilità che, in merito alla sua forza, l’investono nella vita d’ogni giorno; e soprattutto debba aver chiaro in mente come misurare questa sua arma, nella vita quotidiana e davanti ad altri che non la posseggono per mestiere.

Invece, a prescindere da ogni considerazione ulteriore, nel caso della colluttazione con mio figlio, se Francesco non avesse incontrato a rallentarlo prima un tavolino e poi una sedia, la sua caduta a terra si sarebbe trasformata di colpo in tragedia: perché oltre che impiegare a sproposito una vera e propria arma, peraltro senza ragione, la forza fisica è stata messa in gioco dal lottatore senza pensiero, senza limite, come se la vita fosse il ring d’un videogame e le azioni non avessero conseguenze concrete”.

E ancora: “È stato un episodio gravissimo, insomma, e questo va detto a prescindere da protagonisti e contesti. Inoltre, non è stata neanche la prima volta, che McGregor ha adoperato senza ragione la sua potenza, reagendo in modo inspiegabilmente violento con persone senza difese nei suoi confronti. Ecco: io auspico che qualcuno faccia qualcosa, nei confronti di questo signore” ha concluso: “È chiaro quanto sia pericoloso, e mi fa paura pensare che prima o poi il suo comportamento possa, inevitabilmente, causare qualcosa di irreparabile. Dico solo questo: fermatelo, per favore”.

Il pensiero di Roby ha trovato il supporto di migliaia di follower, gli stessi che sono stati contenti di ritrovare tutta la famiglia Facchinetti riunita in una foto che racconta la serenità ritrovata dopo il brutto episodio. “Dopo la disavventura di Francesco, ieri sera è stato molto bello ritrovarci!” il pensiero del musicista, ritratto insieme alla moglie e ai figli.

Riunione di famiglia in casa Facchinetti, Roby: “Quel pugno poteva uccidere mio figlio”ultima modifica: 2021-10-22T10:30:36+02:00da maross8